L’opzione di monetizzazione in busta paga del TFR maturando come quota integrativa della retribuzione (Qu.I.R.) è al momento in stand-by in quanto manca la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto che ne stabilisca le modalità di attuazione. Ricordiamo che tale opzione, se esercitata, sarà irrevocabile fino al 30 giugno 2018 e svantaggiosa per i Lavoratori che ne faranno richiesta.
La quota di TFR in busta paga sarà cumulata con il reddito percepito nello stesso periodo e soggetta a tassazione ordinaria comprese le addizionali comunali e regionali. Ciò avrà conseguenze penalizzanti anche su detrazioni, assegni familiari ed indicatori di reddito familiare.
Occorre anche considerare la perdita derivante dalla mancata rivalutazione del TFR per il periodo di monetizzazione.
L’opzione del TFR in busta paga, vincolante per l’intero periodo, prevale inoltre su tutte le scelte già effettuate precedentemente. Rimarranno quindi congelati i versamenti nel Fondo Telemaco con ulteriore danno.
Il TFR in busta NON paga!
Il Governo, anche quando dice di voler sostenere il reddito e il salario, in realtà ne approfitta, facendo pagare più tasse ai quei Lavoratori che, per necessità, si vedranno costretti a chiedere l'anticipo mensile del proprio TFR.
N.B: per richiedere il TFR in busta paga è necessaria un'azianità in azienda di almeno 6 mesi. Sono esentate dall'opzione le aziende in crisi o sottoposte a procedure concorsuali.
La quota di TFR in busta paga sarà cumulata con il reddito percepito nello stesso periodo e soggetta a tassazione ordinaria comprese le addizionali comunali e regionali. Ciò avrà conseguenze penalizzanti anche su detrazioni, assegni familiari ed indicatori di reddito familiare.
Occorre anche considerare la perdita derivante dalla mancata rivalutazione del TFR per il periodo di monetizzazione.
L’opzione del TFR in busta paga, vincolante per l’intero periodo, prevale inoltre su tutte le scelte già effettuate precedentemente. Rimarranno quindi congelati i versamenti nel Fondo Telemaco con ulteriore danno.
Il TFR in busta NON paga!
Il Governo, anche quando dice di voler sostenere il reddito e il salario, in realtà ne approfitta, facendo pagare più tasse ai quei Lavoratori che, per necessità, si vedranno costretti a chiedere l'anticipo mensile del proprio TFR.
N.B: per richiedere il TFR in busta paga è necessaria un'azianità in azienda di almeno 6 mesi. Sono esentate dall'opzione le aziende in crisi o sottoposte a procedure concorsuali.
Grazie per l'attenzione.
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