Italia OFF line
Banche, assicurazioni, aziende farmaceutiche;
quante storie di grandi fusioni societarie ci siamo raccontati la sera, davanti
al fuoco? Racconti “di paura”, che si portavano dietro esuberi con un numero di
zeri sempre più alto.
Ma la Storia non sta mai ferma e anche la (ormai vecchia)
“new economy” reclama il suo ruolo di protagonista. Chi meglio di Italiaonline
S.p.A., prima digital company italiana nata dalla fusione di Libero, Virgilio e
Seat Pagine Gialle può ricoprire questo ruolo?
E se la prima digital company italiana deve fare
qualcosa, ovviamente lo fa alla grande! SETTECENTO esuberi su mille cento e
rotti lavoratori! BUM!
Ma non basta, perché per quest'azienda non siamo solo
esuberi, siamo VECCHI esuberi, da rimpiazzare nel giro di un paio d’anni con un
centinaio di neo-ingegneri cosiddetti “nativi digitali”: giovani, dinamici,
smart, inesperti e, naturalmente, assunti con le regole del jobs act e uno
stipendio nettamente inferiore.
E noi “vecchi” lavoratori ci troviamo qui oggi, davanti
alla borsa, davanti ai nostri veri padroni, per supportare la nostra
delegazione, i nostri gladiatori, che nell’arena del Ministero dello
Sviluppo Economico a Roma, si trovano impegnati in una difficile trattativa con
l’azienda.
CI TROVIAMO QUI OGGI PERCHÉ LA COSA PIÙ PESANTE CHE
POSSIAMO METTERE SUL PIATTO DELLA BILANCIA DI QUESTA TRATTATIVA È LA NOSTRA
DIGNITÀ!
BUON LAVORO!
Le segreterie territoriali
SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL
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